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Another Story

                                          Ascolta l’intervista dell’Urban The Best:

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La storia del gruppo è molto complessa, tutto ha inizio nel 2000 quando Badi Francesco (Checco) e Severgnini Tommaso (Seve), compagni di classe, a soli 11 anni decidono di mettere su la loro prima band, niente di che, solo un passatempo. Dopo pochi mesi Anghileri Francesco (Anghy), di un anno più grande, entra a far parte del gruppo, dapprima come chitarrista, per poi convertirsi al basso,imparando da autodidatta e dando al gruppo una prima base della formazione vera e propria. Batterista e seconda chitarra vengono reclutati nel 2002, Giussani Gabriele (Gabba)con alcuni anni di corsi di batteria privati alle spalle e Rizzi Alessandro (Ale), grande fanatico di ska e reggae. Dopo essere stati “Gli anonimi” per un breve periodo, in occasione del primo concerto davanti ad un pubblico, la band decise di cambiare nome in “Le Skaloppine Impanate”, in onore del genere suonato, appunto lo ska. Dopo i primi “successi” il problema maggiore si rivelò quello di non avere un luogo adatto alle prove; Il gruppo trovò poi una sistemazione nello scantinato di “casa Checco”, ma il disturbo ai vicini e la pessima acustica portarono il complesso a cercare un luogo migliore. Nel 2004 la voglia di migliorare e la necessità di un fiato per i pezzi ska convinsero Paolo Pirovano (Piro), ex pianista e percussionista, alle prime armi con la tromba, ad unirsi al gruppo, ora composto da 6 elementi; resisi conto di quanto ingenuo fosse il nome precedentemente scelto, decisero, con l’aggiunta del nuovo componente di cambiare nuovamente nome in “Dalton Ska” (in onore, forse, del daltonismo di Anghy). Proprio il caro bassista si offrì di ospitare le prove nel suo giardino per il periodo estivo del 2004, portando all’ovvia conseguenza di ricevere numerose lettere di minaccia dal vicinato. E’ però proprio in questi pomeriggi di caldo insopportabile che si inizia a pensare alla stesura di un brano inedito, dando così vita a “Scritta Per Voi”, brano che incita all’allegria, unendo le sonorità ska, reggae e punk. Certamente le occasioni per suonare non erano molte, solo qualche sporadica esibizione a livello oratoriale. Le canzoni erano Cover di gruppi Ska-Punk italiani e Spagnoli come i Matrioska,i Vallanzaska, gli Ska-P, e simili. Finalmente la provvidenziale iniziativa del gruppo “Erbattiva”, ovvero l’apertura della prima sala prove Erbese, diede al gruppo una sistemazione stabile. Dopo il progressivo allontanamento del genere Ska-Punk e l’inserimento di brani rock nel repertorio, Ale Rizzi decise di lasciare la band. Il parziale cambiamento di genere e di formazione portò ad un ulteriore modifica del nome: “Another Story”, ad indicare la voglia di cambiare la storia del gruppo. Solo da metà 2005, Acuto Stefano (Ste) chitarrista totalmente autodidatta e grande fanatico del rock entra a far parte della Band. Nell’estate del 2006, dopo un lungo lavoro e svariate collette, viene realizzata una sala prove privata, con materiale professionale e regia, adatta anche alla registrazione. Nel 2007, la necessita di arricchire i brani di nuove sonorità, ha portato il gruppo ad acquistare un nuovo componente italo/inglese, Charles, musicista eclettico, con il ruolo di sassofonista ed autore di canzoni, che porta così il numero dei membri a 7 e regala alla band quel piccolo capolavoro di canzone che è “The Fiend’s Song”. Nello stesso periodo si conclude la composizione di un altro brano inedito: “My Home”. Nel giugno 2007 viene registrato il primo demo con 3 brani inediti e una cover. Dopo qualche mese e alcuni concerti, Charles si vede costretto a continuare gli studi in Danimarca e a lasciare il gruppo. I membri ritornano a 6, ma dal 2007 il numero di occasioni per esibirsi inizia ad aumentare in modo esponenziale, dando l’occasione alla band di farsi notare e di iniziare a ad esibirsi in locali e a svariate manifestazioni musicali. Il 2008 è l’anno delle nuove esperienze, dei concorsi, e di nuove canzoni. la band ha l’occasione di esibirsi a Fellbach (Germania,), durante un mini-tour di 3 giorni, grazie al gemellaggio tra la scuola di musica erbese e quella tedesca; esperienza che ha ulteriormente rinsaldato il legame tra i membri del gruppo, portando una preziosa esperienza a livello musicale. Al ritorno da questa incredibile esperienza viene scritta “Don’t Don’t Don’t”, un blues accattivante che invita le persone ad essere loro stesse, e a non imitare mai gli altri (citando in ogni strofa la nota frase “Don’t try this at home”). Dopo alcuni mesi è pronta anche “Last Year As A Teen”, la media di età del gruppo è ormai a 19 anni, e la canzone esprime il desiderio di Seve di non crescere più (voglio restare bambino!!!). Il gruppo decide di partecipare anche a diversi concorsi musicali, passando le selezioni per il “Music Village”, e le selezioni dell’area Lombardia di “Rock Targato Italia”, non appena conosceremo l’esito delle fasi successive non esiteremo a comunicarvelo!

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