robertogiordi

Roberto Giordi

                                     Ascolta l’intervista dell’Urban The Best del 2011:

{mp3remote}http://94.23.109.143/mp3/intervista.roberto.giordi.mp3{/mp3remote} 

                                     Ascolta l’intervista dell’Urban The Best del 2012:

{mp3remote}http://94.23.109.143/mp3/intervista.roberto.giordi.2012.mp3{/mp3remote}

Roberto Giordi inizia la sua avventura musicale negli anni ’90 partecipando a diversi concorsi canori e tenendo serate live con diversi gruppi partenopei. Nel 1999 frequenta il CET di Mogol. Questa esperienza lo porta ad intraprendere un percorso di crescita professionale ed umana molto intensa. Entra in uno dei gruppi del CET e comincia ad esibirsi in Italia e all’Estero. Collabora con diversi autori e compositori. Partecipa al tour “Voci e Chitarre” con Mario Lavezzi. Nel 2001 vince una borsa di studio al CET sulla musica antica partenopea e collabora  con Detto Mariano. Questa esperienza lo spinge a riprendere i contatti con le sue radici e dal 2003 comincia a suonare e cantare in giro per l’Italia esibendosi in spettacoli teatrali e concerti con un noto gruppo musicale partenopeo con cui incide anche un disco. Seguono tre anni di silenzio, periodo nel quale si dedica alla scrittura, alle suonate in casa sua e allo studio della musica latina (bossanova, tango, flamenco…). Nel 2008 incontra casualmente l’autore Alessandro Hellmann che riesce a destarlo dal sonno. Comincia con lui a scrivere canzoni e riprende ad esibirsi in locali e rassegne musicali. Vince con il brano “Le tue mani” la rassegna della canzone d’autore “Discanto” (Pisa). Lo stesso brano vince il premio “FABRIZIO DE ANDRE'” in qualità di miglior testo, viene scelto da DEMO RAI e mandato in onda più volte. A maggio 2009 incontra finalmente il suo produttore che crede nel suo progetto e lo esorta ad andare direttamente in studio.

Esce il 25/1/11 “CON IL MIO NOME”,  l’album di esordio del cantautore napoletano Roberto Giordi e vi consiglio caldamente di cercare di averlo e ascoltarlo con attenzione. La prima canzone  che ho amato di Roberto è stata “Che fretta c’è” e ho capito finalmente che in Italia c’è ancora chi sa scrivere canzoni bellissime che toccano il cuore. Struggente, intensa e vera “Che fretta c’è” mi ha spinto a conoscere meglio il mondo di Giordi, un mondo dall’anima latina, pieno di sfaccettature, sentimenti e suoni raffinati, ma non leziosi. Un lavoro davvero singolare e ben realizzato in cui gli arrangiamenti sono curati dallo stesso Roberto e le parole affidate ad Alessandro Hellmann.  Ho scoperto piccoli gioielli come “Le tue mani” 2009 (Vince con il brano “Le tue mani” la rassegna della canzone d’autore “Discanto” (Pisa). Lo stesso brano vince il premio “FABRIZIO DE ANDRE’” in qualità di miglior testo) e “Con il Mio nome” che dà il titolo all’intero album. La tradizione musicale partenopea si allaccia come in un ballo sensuale alla bossanova, al jazz, al tango e al flamenco. Sublime atmosfera creano i Solis String Quartet nella rivisitazione di “Vuelvo al sur” di Astor Piazzolla. La Francia dei migliori chansonnier e l’Europa romantica abitano invece “Guardarti andare via”. Un giro completo del mondo senza muovere un solo passo, semplicemente ascoltando ad occhi chiusi e a fior di pelle  le emozioni  della musica di  Roberto Giordi perchè “ è questa l’unica magia“. 

Con Il Mio Nome rivela una nuova, sorprendente voce, quella di Roberto Giordi, un cantante che con questo suo esordio stupisce per l’eleganza e la riconoscibilità delle sue interpretazioni, lasciando intravedere da subito quello che sarà il suo viaggio in musica, e che invitiamo a seguire con curiosità e interesse.

 

Scroll Up