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Quintorigo


                                           Ascolta l’intervista dell’Urban The Best:

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“English Garden” è un disco che segna un’ulteriore, importante scommessa nella loro affascinante e sempre cangiante carriera.Per il nuovo progetto, la band ha deciso di rimodellare la propria personale idea di ital-rock, componendo un disco completamente in lingua inglese e chiedendo ad una delle attrici/cantanti icone del momento, Juliette Lewis, di suggellare, con la sua unica e sensuale voce, alcuni brani del loro nuovo album “English Garden” che simboleggia un ritorno all’attitudine istintiva e viscerale del rock degli esordi della band.

Quel qualcosa di ancestrale che tutti i musicisti, dopo una lunga carriera, dovrebbero avere sempre il coraggio di riprendere in mano e tornare a farci i conti. Per rivederlo, stravolgerlo e rimettersi in gioco ancora una volta. E questa attitudine viene espressa con gli strumenti di sempre: il sassofono di Valentino Bianchi, il violoncello di Gionata Costa, il violino di Andrea Costa e il contrabbasso di Stefano Ricci. Strumenti classici (mal)trattati come non mai, sfibrati e trasformati con potente energia. Filtrati e modificati con mirabolanti giochi di suoni da una moderna sensibilità e sparati all’unisono verso risultati che sanno di sperimentazione, di portentoso rock’n’roll, a tratti di jazz, soul e di quella perversa e salutare attitudine punk/blues che non hanno mai perso: quella voglia di urlare in musica, di amalgamare la dolcezza con la rabbia e la ruvidezza delle origini.

E poi c’è la voce di Luca Sapio, il nuovo arrivato che mette il suggello di rango nonché autore di tutti i brani insieme al resto della band, come nelle migliori factory musicali. Una voce che diventa a tratti un vero e proprio strumento, che gratta le corde vocali come un serpente accarezza le sue stesse spire e che interpreta appieno la voglia “Noi apprezziamo tutte le espressioni musicali belle, dei Quintorigo di uscire fuori dall’Italia e andarsene finalmente a spasso per il mondo. esteticamente ed acusticamente belle ed appaganti, quindi non ci poniamo limiti di genere musicale o di periodo…” Quintorigo è senza dubbio uno dei gruppi musicali più originali e interessanti degli ultimi anni, che emerge con prepotenza e intelligenza nell’asfittico mondo musicale italiano, dimostrando che non esistono barriere tra i diversi generi musicali. Mostrando rare versatilità e capacità strumentali, i Quintorigo si permettono di shakerare suoni e generi musicali:

classico, rock, jazz, punk, reggae, funky, blues, in un continuo gioco tra musica e voce il cui risultato è come un cielo sereno da cui improvvisamente arriva un temporale. Archi che diventano chitarre elettriche, distorte e violente, per poi tornare alle sonorità originarie, sassofoni indemoniati ma, allo stesso tempo, melodici. Contrabbasso che sostiene con una ritmica decisa e la voce che incornicia i suoni spaziando sulle più diverse timbriche. Questo è ciò che contraddistingue in modo inequivocabile e ineguagliabile i Quintorigo, facendo della loro musica un marchio di fabbrica: il sound Quintorigo. La singolarità dei suoni, strumentali e vocali, in una riuscitissima commistione tra i generi musicali più diversi, insieme all’originalità dei testi, offrono una combinazione che non permette di annoiarsi all’ascolto. Dopo la separazione dal cantante John De Leo, il quartetto decide di proseguire mettendo al centro il nucleo strumentale originario: violoncello, violino, sax e contrabbasso. A seconda del progetto discografico o live che si decide di intraprendere viene scelto l’ospite vocale con cui collaborare. Con questo spirito, hanno contribuito nel corso degli anni Luisa Cottifogli, Maria Pia De Vito (che li seguirà per tutto il 2010 sul progetto Play Mingus) e Luca Sapio.

Con Sapio, ospite alla voce dello spettacolo” Le Origini”, viene portato avanti il lavoro in studio sul nuovo album (con testi in inglese) che sarà pubblicato entro il 2010. Nel corso degli anni, i Quintorigo hanno maturato una grande esperienza live. Nel loro palmares troviamo: 1° posto ad Arezzo Wave 98, Premio della Critica e Premio come Miglior Arrangiamento al Festival di Sanremo ’99, vincitori del Premio partecipazioni a festival, rassegne e manifestazioni come il Concerto del 1° Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, Umbria Jazz, il Tenco ’99 come miglior opera prima e Premio come Miglior Arrangiamento al Festival di Sanremo 2001. Numerose anche le Premio Ciampi, il Premio Recanati, il Premio Tenco e Musicultura. A queste si affiancano delle collaborazioni dagli esiti geniali con artisti come: Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Antonello Salis, Gabriele Mirabassi, Carmen Consoli e Ivano Fossati. I Quintorigo sostengono AMREF Italia Onlus e Greenpeace.

All’attivo dei Quintorigo sei album: “Rospo” (1999), “Grigio” (2000), “In Cattività” (2003), “Il Cannone” (2006), “Quinto” (2006), “ Quintorigo play Mingus (2008) e English Garden” (2011). Nel 2008 è uscita la prima antologica: “Le Origini”. Con l’album “Quintorigo play Mingus (SAM Productions, Egea distribution 2008) si sono seguito, hanno suonato nelle piazze e nelle manifestazioni più prestigiose del circuito jazz nazionale.aggiudicati il TOP JAZZ 2008 indetto dalla rivista Musica Jazz per la “Miglior formazione dell’anno”. E, nel lungo tour che ne è seguito, hanno suonato nelle piazze e nelle manifestazioni più prestigiose del circuito jazz nazionale.


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