upapun

U’Papun


                                                             

                                  Ascolta l’intervista dell’Urban The Best:

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L’appapparenza è calarsi le braghe davanti ad uno schermo. L’appapparenza è la
traduzione musicale di “ruffiano”. L’appapparenza è Caparezza, l’outsider infiltrato, che
ne canta quattro ai più squallidi insider. L’appapparenza è il pop che irride il pop usando il
pop. L’appapparenza è dentro di voi. L’appapparenza è attorno a voi. L’appapparenza siete
voi.

L’appapparenza è un brano che interpreta l’appiattimento culturale, il culto dell’apparire
che, dilangando dal mondo dello spettacolo, ha contaminato ogni aspetto della cultura
di massa. Nel brano un motivetto da classifica mostra lo spettatore televisivo intontito
davanti al suo schermo mentre viene lobotomizzato dalla melma di zappiana memoria (I’m
the slime) che ne fuoriesce. Lo spettatore, oggi, è assueffato all’idea che la disponibilità
a vendersi e umiliarsi gli varrà il suo momento di gloria mediatica, a prescindere da
qualunque attitudine artistica. In questa situazione Caparezza si trova, dal suo posto
dentro quella scatola peccaminosa, a rappare la sua critica velenosa al pubblico, chissà
che non risvegli il loro senso della realtà.

Il tema suonato all’unisono da una fisarmonica e una chitarra elettrica, marchio di fabbrica
della band, è il cavallo di troia che permette di usare il pop per raggiungere non solo il
pubblico abituale, ma anche i soggetti evocati dal brano, con un risultato indubbiamente
ironico.

U’Papun – Fiori Innocenti

Maschere e fantocci, brutalità e dolcezza, dramma e ironia, producono l’esplosivo
spettacolo degli U’ Papun, ovvero l’uomo nero nel vernacolo barese. Provocazione e
oscurità sono gli elementi di questo pittoresco gruppo che fonde cantautorato, rock,
etnica, folk, punk, funk e teatro. Una contaminazione moderna ed efficace che ha le sue
radici nel passato, in un’Italia che andò ben oltre le canzonette.

Riecheggiano le sonorità di Pfm e Area, il cantautorato ironico e poetico di Gaber e
De Andrè, ma con l’impatto sonoro potente dei System Of A Down. Da qualche anno
in attività, il gruppo è in procinto di pubblicare il primo album ufficiale prodotto in
collaborazione con JustPlayMusic per la Volume! Records “Fiori Innocenti”.

Unico termine adatto per definirli forse e’ “folli” o, come li ha soprannominati Red
Ronnie, “il lato deviato della Puglia”…

U’PAPUN e’ un progetto nato dal lavoro di 1 cantautore, 5 musicisti e 1 teatrante, che

propongono uno spettacolo di musica e teatro che spazia dal cantautorato alla musica
etnica, dal folk al funk, dal jazz alla tradizione popolare, il tutto miscelato ad un sound
rock e moderno. Capeggiati dalla voce e dalla teatralita’ del carismatico frontman Alfredo
Colella, la band vanta la presenza di musicisti con moltissime esperienze di background e
ottima

qualita’ tecnica: Gigi Lorusso (chitarra elettrica e strumenti etnici), Enrico Elia (piano e
tastiere), Mario Orlandi (basso e contrabasso), Cristiano Valente (batteria e percussioni),
Davide Caselli (chitarra acustica).

I live di questa insolita band non sono solo da ascoltare, ma soprattutto da vedere:
oltre alla presenza scenica e il sound prorompente, a completare lo spettacolo, ci sono
gli innesti teatrali di Francesco Tatone che ricopre i ruoli piu svariati, dal comico alla
maschera, dall’ironico al drammatico. U’PAPUN ha aperto i concerti di numerosi artisti

tra cui Teresa de Sio, Morgan, Marta sui Tubi , Apres la Classe e Rezophonic, partecipato
a svariati festival locali e nazionali, vinto numerosi concorsi e collaborato con diversi
artisti delle scena musicale nazionale come Goran Kuzminac, Suoni Mudu e Caparezza.
Dalla collaborazione con Caparezza nasce il primo singolo, “L’Appapparenza”, che
anticipa l’album d’esordio della band, “Fiori Innocenti”. Brano nel quale viene affrontata
l’ossessione dell’apparire nei giorni attuali, con un interessante gioco ironico di punti
di vista tra una band emergente e un Caparezza “arrivato”. Nonostante il sound della
band sia sicuramente molto eterogeneo e variegato, la originale e personalissima
impronta di U’PAPUN spicca nei live e in studio diventando caratterizzante in tutte le sue
rappresentazioni artistiche.

Un sano mix di rock e culture etniche e popolari che si sposa con la tradizione del
teatrocanzone italiano tutto da scoprire…

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