Il primo EP dei Cromalina, per un totale di sette brani registrati allo studio Plagamatta e prodotti da Fabiano Giacone all'inizio del 2013, ha per titolo "Non ci sono le parole"; eppure di parole ce ne sono molte, e costituiscono una solida struttura per un disco educatamente acustico con venature cantautorali e, senza vergogna alcuna, pop.
Le parole che si incontrano sono quelle di Silvia Starnini, voce e chitarra acustica, autrice di parte dei brani, con abbondante raccolta di voci di poeti: in “Vele bianche” vengono citati i poeti, entrambi liguri come l'ambientazione del brano, Eugenio Montale ed Enrico Bonino, mentre “Sassi e Rena” è una delicata ballad su un testo della poetessa Marzia Corneglio; Giovanni Pennone, bassista, interpreta a suo modo in "Acciaio" le voci dell'acciaieria raccontate nell'omonimo romanzo di Silvia Avallone. Ma anche Alda Merini racconta qualcosa di se, e la sua voce viene raccolta da Alessandra Ferrua, fotografa (sua è l'immagine della copertina) e autrice del brano “Ebrietudine” basato su una poesia della Merini.
Quello che rimane, alla fine delle sette tracce, è l'intreccio di questo insieme di voci sulle atmosfere delle diverse canzoni che compongono questo disco, e che sono ascoltabili e scaricabili dalla sezione MUSICA del sito www.cromalina.it