Ferrais è un artista per il quale la definizione di cantautore nel senso più stretto del termine non risulta appropriata. Fin da piccolo la sua curiosità di scrutare attraverso le stanze dell’anima, il mondo labirintico dei sentimenti e delle relazioni con le radici dell’esistenza lo ha spinto a scrivere poesie (molte delle quali perse) in modo viscerale ed ossessivo fino all’incontro – scontro con la chitarra, “strumento” e “veicolo” che lo incitano alla sintesi ed ad un modo diverso di esplorare la natura enigmatica della realtà. Il suo occhio artistico solo in principio si ispira ad una fonte musicale di taglio autoriale italiana ma da subito la sua “navigazione” si dirige verso l’esplorazione di sound e territori musicali oltre i confini italiani: ottica di una visione artistica prismatica, senza confini ed internazionale. Questa propensione naturale, assolutamente istintiva di approdare sulle coste frastagliate dell’arte, rappresenta la ricchezza del suo stile: un abbraccio tra passato presente e futuro, imprevedibile, eterno e sempre in divenire. La decisione violentemente artistica di non sentirsi rappresentato dalla sua band nell’esecuzioni live delle proprie canzoni, lo reclude per un periodo ad uno specie di isolamento atto al riprogettare il tutto in chiave solista a scapito della complessità
La realizzazione sofferta (in quanto minimamente rappresentativa della sua musica) di una demo contente 3 brani dal titolo “Tutto copre la Marea ” lo occupa nella spedizione di tale progetto. In poco tempo riceve le prime risposte e proposte da labels ed etichette discografiche che apprezzano il suo modo di comporre fuori dallo schema dualistico e riduttivo tra musica mainstrean ed il mondo alternative indi italiano e lui sceglie una piccola etichetta bresciana che è anche casa editrice. Inizia cosi’ un percorso live con l’organizzazione di eventi che lo
Il sound etereo dell’artista senza fissa identità” per sottolineare la realtà delle diverse sfaccettature della sua musica che assieme alla sua voce fluiscono formando un suono ed uno stile originale e distintivo, una sorta di “marchio di fabbrica”. L’aspetto live intanto continua tra Festival Rock 2008 di Santa Viola – Azzago (Vr) dove riceve molti consensi ed apprezzamenti pur esibendosi da solo rispetto alle bands. Il concerto per Sanremo Rock 2008 al People of Art Modena lo conduce a suonare al Teatro dei Colli a Siena e successivamente in altri locali ed eventi del centro Nord Italia (Festa della Musica Cervia, Piazza Duomo, showcases in locali/radio). L’attività parallela di poeta lo porta a riunire in due raccolte dal titolo “La tana dei sussurri” e ” La posa del silenzio “.Dopo il bellissimo incontro con un pianista professionata col quale decide di proporre le proprie canzoni in chiave acustica e dopo aver toccato il fondo con il problema del bere, i primi del Novembre 2010 decide di curarsi e intraprendere un percorso per smettere definitivamente. Questa difficile decisione e la volontà di non soccombervi, aprono in maniera quasi magica delle porte inaspettate: infatti Ferrais viene contattato dal Direttore Generale Guido De Gaetano della casa discografica di Bologna, la CancanMusicpublishing, il quale si innamora sue canzoni e decide di investire artisticamente su di lui. Da questo incontro nasce l’album dal titolo enigmatico “Il centro delle distanze”.
L’album contiene 10 tracce e porterà alla luce in modo marcato la versatilità e la poetica della musica Ferrais, artista capace di superare e rinnovare i perimetri costrittori dei generi
Il passaggio del brano è