Sol Ruiz, la reasonable diva a #4amici

  

Riuscire a contenere la carica e il carisma di un'artista del suo calibro non è facile. Ma davanti a una birra e a una intima chiacchierata come quelle di #4amici tutto è possibile!

Guarda la sigla di #4amici cantata da Sol in esclusiva

Lei è Sol Ruiz, l'ospite della scorsa puntata di #4amici, la reasonable diva – descrizione che deriva dal titolo dell'omonimo album – che ci ha deliziati con un'intervista anticonvenzionale e con delle performances da brividi, che solo una voce calda e potente come la sua riesce a suscitare.

    

 

La cantante originaria di Miami, reduce dal release party del suo ultimo album alle Officine Corsare ci ha raccontato le sue impressioni, i suoi pensieri, da dove e come nasce la sua musica:

un “cuban blues” formato dal suo girovagare per il mondo, dal suo raccogliere per strada – letteralmente – le radici della “musica vera”, quella appartenente ai gipsy e agli artisti di strada.

In poche parole la natura e la forma del vero e crudo blues.

Sol Ruiz è un animale selvatico, uno spirito libero ma dalle mature e ferme convinzioni.

Per questo motivo si considera una reasonable (in italiano ragionevole) diva, consapevole di essere una personalità fuori dagli schemi e di possedere una voce roca e sexy, ma allo stesso tempo cosciente di usarla nel modo giusto e di non andare a cadere nei soliti luoghi comuni dell'essere diva.

È da questo contrasto e grazie alla sua splendida voce che nascono canzoni come la ruvida “Portafoglio” o l'irriverente “Pizza, pizza”, e anche tutti gli altri pezzi graffianti e ritmati che ci ha fatto ascoltare.

Cosmopolita ribelle quasi per professione, Sol Ruiz è anche un'artista poliedrica, amante dell'arte in tutte le sue forme, in primis quella visiva e musicale che ha voluto mettere alla prova nel suo nuovo video girato in una fabbrica abbandonata in corso Vercelli e totalmente ideato da lei.

Insomma…un'artista energica e con tante risorse, piena di progetti presenti e futuri che noi dell'UTB non potevamo non mostrarvi.

Per riassaggiare con noi questi momenti di sana follia artistica ecco il podcast: 

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