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Roberta Gulisano

 

Siciliana dalla vena ironica e poetica, muove i suoi primi passi nel mondo della musica folk e successivamente intraprende gli studi accademici in musica jazz. Il suo variegato percorso musicale, iniziato nel 2006, la porta a miscelare mondi musicali diversi, in cui l'anima folk e la mente jazz, si sposano in modo frivolo e brillante, muovendosi sempre da contrappunto a una penna sagace ed espressiva, cinica e vagamente strafottente.

Dal repertorio della Balistreri, ai festival di musica popolare, in cui si esibisce con diversi artisti del panorama siciliano, passando per diverse collaborazioni con piccole compagnie teatrali, approda negli anni ad importanti collaborazioni, tra cui – nel 2008 – l' apertura del concerto di Carmen Consoli, i Lautari e Alfio Antico, a Cinisi, in occasione del trentennale dalla morte di Peppino Impastato, e – nel 2011 – una partecipazione all'interno dell' album Beddu Garibbaldi del cantautore Mario Incudine, edito da Finisterre, con la produzione artistica di Ambrogio Sparagna. Nel parallelo percorso jazzistico, incontra – nel 2010 – l'importante collaborazione di Loris e Alberto Amato, dell'Amato Jazz Trio, presenti nelle prime sessioni di registrazione del suo disco d'esordio.
Il 2010, anno di debutto come cantautrice, la vede tra le finaliste del VI Premio Bianca D'aponte, dove, con il brano Troppo profondo per le ventitré, si aggiudica la Targa Siae per il miglior testo. Nel Dicembre dello stesso anno, porta la sua firma il brano vincitore della Terza Edizione del Premio World Music Andrea Parodi.
Nel 2011 accede alle semifinali della XXII ed. di Musicultura,con ottime recensioni della critica.

Nel 2012 è finalista della terza edizione di Musica da Bere e della settima edizione del festival Botteghe d'autore. Circondata da musicisti dalla grande verve, energica e spontanea, dimostra che il palco è il suo habitat naturale, regalando vibrazioni e concedendo spunti di riflessione al di fuori della retorica e della banalità, raccontando un mondo contemporaneo al femminile malato di imperfezione.

 

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